La festa che conclude il tempo pasquale e apre alla missione nel mondo
La Pentecoste è una delle solennità più importanti del calendario cristiano. Celebrata a cinquanta giorni dalla Pasqua, conclude il tempo pasquale e fa memoria della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli, riuniti nel cenacolo insieme a Maria. È il giorno in cui nasce ufficialmente la Chiesa missionaria, chiamata a portare il Vangelo fino agli estremi confini della terra.
Nel racconto degli Atti degli Apostoli (At 2,1-11), lo Spirito si manifesta come vento impetuoso e lingue di fuoco che si posano su ciascuno dei discepoli, donando loro il coraggio di uscire e annunciare il Cristo risorto a tutte le genti. In quell’evento straordinario, ogni barriera cade: le lingue si comprendono, i cuori si aprono e nasce una comunità unita dallo stesso dono, pur nella diversità dei popoli e delle culture.
Oggi, la Pentecoste non è soltanto il ricordo di un fatto passato, ma il rinnovarsi continuo della presenza dello Spirito nella vita della Chiesa e dei singoli credenti. È invocazione e promessa di forza, consolazione e guida per affrontare le sfide di ogni tempo. È invito a riscoprire la missione battesimale di essere testimoni di fede, di speranza e di carità nella quotidianità.
Come agli inizi, lo Spirito continua a parlare con voce discreta ma potente, chiamando la Chiesa a essere presenza viva, solidale e profetica nel mondo. In questa festa, ogni cristiano è chiamato a rinnovare il proprio “sì” a Dio, a riscoprire i doni ricevuti e a metterli a servizio della comunità, nella certezza che il soffio dello Spirito non si è mai spento e continua a muovere la storia verso orizzonti di pace, giustizia e fraternità.