Rapporto Povertà, focus sull’esclusione sociale post-Covid

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27 ottobre


Dopo quasi due anni di pandemia, la Lombardia ha ripreso a correre. Cresce la produzione industriale. Salgono i consumi. Tuttavia c’è chi non è riuscito ad agganciare la ripresa. I cittadini più fragili fanno ancora i conti con gravi difficoltà. Non riescono ad acquistare cibo adeguato. Sono in arretrato con le bollette. Non sono in grado di pagare affitti o onorare i prestiti che hanno contratto in tempi migliori.

Quali sono state le conseguenze sociali del Covid? La pandemia ha fatto emergere nuove fragilità? Chi sono le persone che sono precipitate nelle povertà in seguito al blocco della attività economiche e non si sono ancora risollevate? Gli aiuti pubblici che hanno ricevuto, a partire dal reddito di cittadinanza, sono stati efficaci?

Cerca di dare una risposta a queste domande il Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano, che sarà presentato mercoledì 27 ottobre, dalle 10, nella sede di Caritas Ambrosiana (via San Bernardino 4, Milano).

Oltre a rendere conto del lavoro svolto dagli operatori e dai volontari dei centri di ascolto e dei servizi della Caritas Ambrosiana, la nuova edizione dell’indagine presenta quest’anno due approfondimenti specifici. Il primo è un’analisi sulle persone che sono cadute per la prima volta in una condizione di povertà nel corso della pandemia e si trovano ancora oggi nel circuito di assistenza. Il secondo è un monitoraggio sulla misura del reddito di cittadinanza nel territorio della Diocesi di Milano, realizzato su un campione di utenti dei servizi Caritas.

Dopo l’illustrazione dei dati raccolti dall’Osservatorio delle povertà e delle risorse e dall’Area Politiche sociali di Caritas Ambrosiana, concluderà l’incontro il direttore Luciano Gualzetti.
 

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