Milano
L’ardore che genera scintille capaci di accendere il grande fuoco, che indica vie da percorrere, che dice come diventare protagonisti del cambiamento anche nella Chiesa. In Duomo – nella Milano che teme le ormai consuete manifestazioni del sabato – non si urlano slogan, non si mostrano striscioni, non si protesta e non si pretende nulla, ma si scambiano opinioni, ci si ascolta vicendevolmente, si confrontano esperienze e speranze, sogni e modi possibili di realizzarli.
Insomma, si vuole davvero costruire il futuro attraverso un dialogo che mette, attorno a 14 tavoli tematici, circa 200 giovani provenienti da tutta la Lombardia e 14 vescovi, i 10 alla guida delle altrettante Diocesi della Regione ecclesiastica e 4 ausiliari di Milano.
Sono loro che hanno voluto l’incontro, affidandone la realizzazione a Odielle, organismo che riunisce gli Oratori delle Diocesi di Lombardia. È il momento tanto atteso di “Giovani e Vescovi”, preparato per 2 anni, in cui la pandemia ha costretto stare fermi, ma non a fermarsi, «permettendo – come nota don Stefano Guidi, referente di Odielle e direttore della Fondazione degli Oratori Milanesi – di approfondire domande e aspettative, perché questo non è un punto di arrivo, ma un trampolino di lancio».
Leggi l'approfondimento di ANNAMARIA BRACCINI dal portale della Diocesi
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