Raccoglimento
Un momento di raccoglimento per ricordare insieme le vittime del Covid-19 e della guerra in Ucraina. Aderendo all’iniziativa della Ccee (Consiglio Conferenze Episcopali Europee), la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) propone a tutte le Diocesi italiane che venerdì 18 marzo, durante la Santa Messa, i fedeli preghino in modo particolare per i morti di queste due tragedie ancora in corso.
Il 18 marzo è infatti la “Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19”, una data dal sapore simbolico che richiama il momento più buio della pandemia quando, nel 2020, una fila interminabile di camionette dell’Esercito italiano trasportava le bare che il cimitero di Bergamo non era più in grado di accogliere.
La proposta della Cei è di celebrare una Messa in tutte le chiese, aggiungendo quest’anno come intenzione particolare la preghiera per la pace e per le vittime del conflitto russo-ucraino.
Per ribadire la vicinanza della Diocesi a chi sta soffrendo per il conflitto, venerdì alle 19 il Vicario generale, monsignor Franco Agnesi, si recherà nella chiesa dei Santi Giacomo e Giovanni a Milano (via Meda 50), dove sarà accolto da don Igor Krupa, cappellano dei fedeli ucraini cattolici di rito bizantino.
Alle ore 19.00 di venerdì 18 marzo, in entrambe le parrocchie della nostra comunità, suoneranno le campane e sarà possibile raccogliersi in preghiera utilizzando questo testo proposto da Papa Francesco
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le
nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante
speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci
Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la
guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”. Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire
la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli,
donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza
tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri
cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le
nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente
perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni
uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i
cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita
diventi: shalom, pace, salam! Amen.