Pentecoste
Nella solennità di Pentecoste, i ragazzi di quinta primaria che riceveranno il Sacramento della Confermazione e che hanno vissuto nel pomeriggio dello scorso sabato l'incontro con l'Arcivescovo a San Siro, animeranno la celebrazione della S. Messa.
Nella tradizione cristiana invece si attribuisce a Tertulliano (155-220) la prima testimonianza della Pentecoste come festa dello Spirito Santo. Sempre cinquanta giorni dopo la Pasqua.
«Quando verrà lui – spiega Gesù nel Vangelo di san Giovanni –, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Letteralmente la parola Pentecoste indica in greco il 50° (giorno). Inizialmente il popolo ebraico lo celebrava, appunto cinquanta giorni dopo la Pasqua.
Era un festa agricola, di ringraziamento a Dio per i doni delle terra, che coincideva con l’inizio della mietitura del grano e i primi frutti. Più tardi su questa celebrazione originaria si innestò la memoria del dono delle Tavole della Legge fatto da Dio a Mosè sul monte Sinai.
Nel rituale ebraico, a Pentecoste ci si asteneva da qualsiasi lavoro ed era previsto il pellegrinaggio degli uomini a Gerusalemme.
Ai ragazzi e alle ragazze di quinta primaria l'invito a partecipare alla S. Messa delle ore 10.30 a Bulgarograsso e delle ore 11.00 a Guanzate.
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