Con le giornate eucaristiche la nostra comunità si è stretta attorno a Gesù, Eucaristia, vivo e presente in mezzo a noi. I piccoli dell’iniziazione cristiana hanno affidato a Gesù il loro cammino, i fedeli della messa quotidiana hanno trovato il tempo per prolungare l’appuntamento con l’eucarestia nell’adorazione al Santissimo. La messa e l’adorazione comunitaria di giovedì e venerdì hanno raccolto davanti a Gesù anche chi ha la giornata piena d’impegni.

Per essere sinceri, senza stare a fare l’appello, ho notato qualche assenza; come se gli impegni per la comunità, i servizi e gli incarichi fossero più importanti di un attimo passato con il Signore; certo, il Signore c’è sempre mentre tutte le cose importanti di cui ci occupiamo hanno delle scadenze imprescindibili.

Gesù non ci tiene il muso quando restiamo lontano da Lui ed apre sempre le sue braccia per accoglierci al nostro ritorno; siamo noi che cambiamo, senza la preghiera perdiamo fiducia e pazienza, iniziamo ad avere dubbi e sospetti, a puntare il dito e cercare scuse per ogni cosa che non va, restiamo senza speranza ci pare  di essere soli ad affrontare gli impegni di cui ci siamo fatti carico.

Abbiamo bisogno di pregare, di contemplare la gratuità e la totalità della salvezza che Gesù ci dona. L’amore di Dio che Gesù ci regala illumina il mondo intero, fermarci a contemplarlo ed adorarlo nell’Eucarestia riempie il nostro cuore di coraggio e pace.