450° della visita di San Carlo Borromeo al Santuario

COMUNITÀ

Mons. Mario Delpini a Guanzate


di Paola Millefanti

450 anni della visita di San Carlo Borromeo di cui abbiamo già ampiamente scritto nel numero precedente di Vivere insieme, un anniversario importante e significativo celebrato dalla nostra Comunità, chiamata a farne memoria e a tramandarlo ai posteri, con diverse iniziative.

Martedì 22 ottobre don Simone Lucca, vice direttore del Centro Pastorale Ambrosiano e Cappellano del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ci ha illustrato la figura del Santo Vescovo milanese, Modello per i Pastori e speranza dei fedeli, le sue origini, il suo ministero, la sua vita. Nell’altare dell’Assunta per l’occasione è stata allestita una piccola mostra con manoscritti, oggetti e paramenti sacri dell’epoca.

Domenica 27 ottobre, giorno in cui San Carlo Borromeo visitò il Santuario durante la sua visita Pastorale nel 1574, in Santuario nel pomeriggio si sono celebrati i Vesperi solenni guidati dal diacono Pietro alla presenza delle Confraternite di Appiano Gentile e di Veniano.

Lunedì 28 ottobre, Festa della Madonna del Latte, nel pomeriggio si è recitato il Santo Rosario meditato con l’offerta dell’incenso in preparazione del momento clou: l’arrivo dell’Arcivescovo Mons. Mario Delpini che ha presieduto la Santa Messa Solenne delle ore 20:30 concelebrata da don Alessio, don Carlo con i diaconi Pietro e Gian Battista, i sacerdoti nativi don Giulio Binaghi, Padre Emilio Amadeo e don David Riboldi, i parroci di Cadorago e Binago.

L’arcivescovo è stato accolto dai giovani della nostra Comunità che lo hanno salutato con un brano del recital “Forza Venite Gente”, ha poi benedetto due fotografie di Don Luigi Salvadei che ha ricordato con affetto e ammirazione per la sua grande fede.

Durante l’omelia Mons Delpini, ha invitato i numerosissimi presenti a “passare le porte” citando il brano della prima lettura del Profeta Isaia. In una società ormai chiusa in sè stessa, con mille paure verso l’altro, il diverso, lo straniero, ci ha invitato ad aprirci al mondo e portare gioia.

“Rallegrati popolo santo: viene il tuo Salvatore!" dice il ritornello del Salmo 71. Come la Madonna tanto venerata nel nostro Santuario e che per prima ha detto il suo “sì” incondizionato, anche noi, continua l’Arcivescovo, dobbiamo rallegrarci nel Signore, cercare la sua gioia e portarla agli altri con la stessa resilienza e determinazione che hanno indotto i nostri antenati a “disubbidire” all’ordine di San Carlo di abbattere la chiesina fatiscente e che con fatiche, sacrifici e tanto amore per Maria hanno saputo realizzare il nostro Santuario, che merita di essere custodito come lo è stato da allora fino ai nostri giorni. E a questo proposito, durante l’offertorio sono state portate all’Arcivescovo che ha benedetto le 14 pergamene che verranno consegnate ai benefattori che hanno consentito di avviare il progetto di restauro delle cappelle della Via Crucis.

Un Grazie sincero al nostro Arcivescovo per la sua presenza che ha reso questa nostra festa ancora più bella. Nel santuario davvero gremito si percepiva la presenza del popolo di Dio che si riunisce intorno ai suoi pastori e insieme elevano a lui lode e gloria!

E per finire un grazie anche a tutti coloro che hanno collaborato e si sono impegnati in diversi modi per rendere questa festa degna di un anniversario così importante.


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