Editoriale di don Alessio
Ci stiamo preparando al giubileo del 2025, un giubileo ordinario che si ripete ogni 25 anni per celebrare il mistero dell’Incarnazione di Dio in Gesù. Dato che siamo reduci da diversi giubilei straordinari questo evento non fa tanto clamore, spesso ne sentiamo parlare solo in termini di costi e di preparativi.
Nel messaggio di indizione del 24 maggio 2024, il nostro papa ci invita ad essere pellegrini di speranza, scrive:
-Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza. La Parola di Dio ci aiuta a trovarne le ragioni. Lasciamoci condurre da quanto l’apostolo Paolo scrive proprio ai cristiani di Roma.-
Desideriamo vivere questo a attesa del giubileo trovando le occasioni per rianimare la speranza, vivremo un avvento di ricerca delle ragioni della speranza, pregando e ascoltando la parola di Dio, sostenendo i più bisognosi e lasciandoci guidare dall’esperienza spirituale delle suore di clausura dell’Isola san Giulio; inoltre apriamo le iscrizioni al pellegrinaggio che, dopo Pasqua, faremo come comunità a Roma. Presto arriveranno anche le proposte per incontrare il papa rivolte ai più giovani.
-La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.- Rom 5,5