Gesù, sorriso di gioia del Padre

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Avvento 2021


In questo anno pastorale siamo invitati dal nostro Arcivescovo Mario a “esplorare e approfondire il tema della gioia, della festa, della celebrazione”. Siamo dunque chiamati a non fermarci a una definizione superficiale, comoda o sentimentaloide della gioia ma a chiederci come Gesù intende la gioia, come la Parola di Dio ci richiama continuamente a essere donne e uomini cristianamente e santamente gioiosi.
Da dove nasce questa gioia? Da dove ci viene donata? Che cosa ci chiede e ci spinge a fare?
Mi piace allora farmi aiutare da una pagina evangelica ben precisa che fra poche settimane risuonerà nei nostri cuori. 

C'erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all'aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: "Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. 
(Lc 2,1-11)

Con il mistero dell’Incarnazione la gioia di Dio entra nel mondo e diventa dono per tutti gli uomini. La nascita di Gesù è annunciata (testimoniata) dagli angeli come una grande gioia, gioia a lungo attesa e finalmente giunta non solo per tutto il popolo di Israele ma per tutta l'umanità. 
È una gioia sorprendente e nuova: nella notte Santa, ai pastori gli angeli portano il lieto annuncio (evangelo) accompagnato da un gioioso canto e da una grande luce coinvolgente!
Questo annuncio mette subito i pastori in cammino verso Betlemme e, come era stato detto loro, non trovano altro che un bambino appena nato nell’umiltà e nella più squallida povertà e in quel bambino percepiscono la presenza di Dio. 
Se ogni bambino che viene al mondo porta con sé una grande gioia, tanto più grande è la gioia portata all'umanità dalla nascita di Gesù tra gli uomini e davvero comprendiamo l’espressione di San Paolo: con lui “appare sulla terra la grazia di Dio”, il sorriso della sua bontà!
Gli umili e i poveri si sentono subito attratti verso quel luogo e verso quel bambino grazie anche alla testimonianza dei primi pastori che, dopo averlo cercato, trovato e adorato, nel cammino di ritorno glorificano – cioè testimoniano – Dio per tutto quello che hanno visto e udito suscitando stupore e gioia in tutti coloro che incontrano…
In un altro passo ci viene ricordata la gioia che nasce dall’incontro con il sorriso di Dio.
Anche alcuni uomini saggi sono attratti da questo Bambino, i Magi che potremmo chiamare cercatori di Dio, cercatori della verità e della gioia come lo siamo ciascuno di noi.
I Magi si mettono in cammino con il desiderio di trovare e adorare quel re dei giudei la cui nascita è stata loro annunciata, indicata dal sorgere di una stella: tutto il creato annuncia la nascita Gesù. Nel vedere quella stella posarsi sulla grotta di Betlemme essi, come ci dice l'evangelista Matteo provarono una grandissima gioia (Mt 2,10) ed entrati nella grotta videro il bambino con Maria sua madre. Anche loro come i pastori scoprono nell’umile segno del bambino il segreto della felicità, la vera Gioia e il senso della vita e lo adorano offrendogli i loro preziosi doni e la loro fede.

In questo Avvento dunque vogliamo fare quella che il Card. Martini chiamava lectio contestualis, ci immergeremo cioè nel cuore e nell’animo dei Pastori e dei Magi per comprendere la gioia dell’incontro con il Signore Gesù e sentirla dentro di noi. Cercheremo di fare il loro stesso percorso umano e spirituale di incontro e di testimonianza e annuncio. E forse scopriremo che davvero siamo chiamati alla gioia.

La proposta di Avvento si articolerà dunque in un itinerario per i giovani e gli adulti e uno per i nostri ragazzi e bambini.
Per i giovani e adulti ci sarà la catechesi del venerdì sera. Dopo l’esperienza del lockdown riproponiamo la trasmissione online con l’invito a partecipare in presenza ai vari gruppi della nostra comunità. Trasmetteremo la catechesi da vari luoghi della nostra vita pastorale per aiutarci a comprendere come sia urgente “il contagio” della gioia. 

Seguiremo questo calendario:
Venerdì 19 novembre: saranno invitati i membri del Consiglio Pastorale e del Consiglio per gli Affari Economici e rifletteremo sul tema della Gioia che nasce dall’appartenere alla grande famiglia dei Figli di Dio che è la Chiesa.
Venerdì 26 novembre sarà la volta dei Catechisti, Educatori, Coppie Guida del Corso Fidanzati, le Catechiste del Battesimo, Lettori e saremo coinvolti nella catechesi sul tema di come annunciare oggi la gioia cristiana.
Venerdì 3 dicembre inviteremo la Caristas, il Gruppo Missionario, i Ministri straordinari dell’Eucaristia, la Cooperativa Creare Futuro e cercheremo di comprendere come la gioia cristiana si deve trasformare in Carità concreta e fraterna.
Concluderemo il nostro percorso Venerdì 10 dicembre insieme ai nostri Adolescenti, 18/19enni e Giovani per riflettere sulla gioia della Vocazione.
Un itinerario davvero che ci coinvolge e ci interpella in prima persona.

Per i nostri ragazzi e bambini, invece, vogliamo proporre di ricreare in loro e nelle loro famiglie la gioia del Presepe.
Nelle sei domeniche di Avvento ognuno di loro riceverà alla Messa domenicale un cartoncino.
Su di esso troveranno un personaggio del presepe da ritagliare e conservare, un branetto o frasetta del Vangelo e una piccola proposta di riflessione, una preghiera da fare in famiglia e un impegno di carità. Alla fine saranno chiamati a realizzare il loro presepe con tutta la loro fantasia e creatività.
Nei nostri Oratori troveranno lo stesso presepe ma più in grande….

Nelle Celebrazione del Natale arriveremo certamente più pronti e soprattutto gioiosi!


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